Il deja-vu dell’attentato

Cronaca delle indagini post attentato di Barcellona.

C’è un superstite in ospedale che pare stia parlando ed ha rivelato che il gruppo era composto da ben dodici persone che programmavano diversi e devastanti attentati, uno addirittura per distruggere la Sagrada Familia.

Abbiamo “scoperto” che non erano affatto lupi solitari ma che avevano appoggi in Nord Africa ed in Belgio, che erano dotati di mezzi esplosivi in quantità, e che è coinvolto anche un imam.

 

Uno dei killer è ancora in fuga, per cui caccia all’uomo in tutta Europa, e questo è solo quello che filtra, perché sono convinto che in questi casi molte notizie, specie quelle più allarmanti, non vengano divulgate.

Tutte cose già viste in occasione delle stragi di Parigi e del Belgio, una litania di conseguenze, a parte il superstite, che abbiamo imparato a conoscere.

La novità consiste nel fatto che da più fonti siamo stati informati di essere i prossimi obbiettivi, per cui ecco le barriere in cemento che divengono arredo usuale nelle nostre città e, per la prima volta, un’ordinanza del Sindaco di Roma, chiede alla Polizia Municipale di scoraggiare gli assembramenti di persone, ed infatti Piazza San Pietro appariva ieri semideserta.

Alla faccia del mantra governativo secondo il quale il terrorismo non deve modificare la nostra vita.

Dobbiamo adottare misure fattive, ed Evoluzione Necessaria indica l’immediata creazione ed introduzione dell’albo degli imam e la divisione dei carcerati in Sezioni apposite, siccome, come visto, i penitenziari sono divenuti luoghi di indottrinamento, oltre ad un pronto potenziamento delle espulsioni per quei soggetti che mostrano vicinanza ed inclinazione verso l’indottrinamento radicale.

Certo sarebbe maggiormente confacente al momento storico che il Presidente del Consiglio la smettesse di proclamare la necessità non procastinabile  dell’introduzione dello ius soli, come fatto ieri al Meeting di Cl.

Evoluzione Necessaria ritiene inoltre che tutti i cittadini italiani dovrebbero aderire ad una massiccia raccolta firme avverso questa proposta, così da verificare se un’ipotetica adesione di un milione di italiani sposterebbe e/o inciderebbe sulla volontà dell’esecutivo e conoscere questo dato potrebbe essere illuminante.

Un pensiero riguardo “Il deja-vu dell’attentato

  1. In questo momento storico l’Europa è TERRITORIO DI GUERRA e pertanto tutte le nazioni devono adottare le necessarie ed inevitabili misure D’URGENZA…
    Non c’è tempo per parlare di IUS SOLI, ACCOGLIENZA ed altre questioni NON PRIORITARIE tipiche del TEMPO DI PACE.
    Faccio un pensiero che vuole essere anche una provocazione, dettata dalla rabbia di chi si sente impotente difronte a chi dichiara “NOI AMIAMO LA MORTE MILLE VOLTE DI PIÙ DI QUANTO VOI AMIATE LA VITA”…
    Fermo restando che noi (mondo occidentale) abbiamo portato la GUERRA in casa altrui e per tale motivo dobbiamo “togliere il disturbo” in fretta, sennò non se ne esce, osservo che questi assassini raggiungono il proprio scopo sacrificando solo se stessi, oltre alle vittime ovviamente…
    Una possibile soluzione di contenimento, nell’immediato, potrebbe essere di “espellere” parenti, affini, gruppi di appartenenza, ecc…
    Non importa se non hanno alcuna responsabilità diretta e/o indiretta, “liberiamoci” dell’entourage…
    In tempo di PACE è inaccettabile, ma siamo in tempo di GUERRA per cui ubi maior minor cessat…
    L’Europa è una unione di Stati di diritto e per tale motivo un’idea del genere potrebbe sembrare “ridicola e impraticabile” ma proprio per lo stesso motivo (Stati di diritto) non riusciamo a contenere l’infezione…
    Siamo in GUERRA ma non dobbiamo fare prigionieri che, a nostre spese (nelle patrie galere quando va bene…), complottano, si organizzano e uccidono.
    Non sono un giurista ma come CITTADINO EUROPEO ho il diritto/dovere di suggerire una soluzione, che è sempre meglio di nessuna soluzione…
    Chi ha altre idee si faccia avanti, il dialogo e il confronto è indispensabile; da solo non posso fare molto…

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