Sindaco di Licata fa abbattere le case abusive: cacciato

Angelo Cambiano, Sindaco di Licata che aveva condotto una lotta senza quartiere contro l’abusivismo edilizio, facendo abbattere molte costruzioni nella fascia di inedificabilità, entro i 150 metri dal mare, che già da molti mesi viveva sotto scorta (incendi alle due case di famiglia, minacce ed intimidazioni), è stato sfiduciato dal Consiglio Comunale e quindi defenestrato.

Al di là delle motivazioni ufficiali della mozione in paese è un segreto di Pulcinella che il vero motivo sia da rinvenirsi nella lotta da lui condotta, in due anni di mandato, alle case abusive, con anche diverse demolizioni di villette abusive in riva al mare, fenomeno mitico, la demolizione, noto solo nei libri e quasi mai verificatosi nei fatti.

Le sue dichiarazioni sono amare e sanno di resa dello stato “me ne torno ad insegnare matematica, …. della solidarietà a posteriori non me ne faccio nulla, avevo semmai bisogno che le istituzioni stessero vicine prima al Sindaco di Licata”.

La morale della vicenda è semplice: spiace dirlo ma in quel paese ha vinto l’illegalità, tanto da sfiduciare un sindaco, con i voti di 21 consiglieri comunali, ossia con uno strumento perfettamente legale, che aveva il solo difetto di voler far rispettare la legge.

Il dramma è che in vaste parti d’Italia la cultura dell’illegalità vince e regna sovrana.

Senza un cambio di mentalità della gente, un cambio di passo, un battito d’ali, rimarremo abusivi e, in ultima istanza, perdenti, perchè nell’illegalità il debole soccombe, ma la colpa primaria è da ascriversi allo Stato, debole e assente.

La visita del ministro Alfano a Licata dell’inizio maggio lo dimostra nei fatti: semplice fumo negli occhi, popolo di Licata correo, perchè non posso credere che i 21 consiglieri, per giungere a sfiduciare il sindaco, non godessero del sostegno di parte della popolazione.

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