Lavoro e statistiche

Leggo sui quotidiani che l’Istat dichiara un aumento, per il mese di giugno, dell’occupazione femminile ed un decremento della disoccupazione.

Ora mi chiedo, ma dove vivono codesti signori, pensano veramente che abbiamo l’anello al naso…

La situazione dell’occupazione è drammatica, ma la presa in giro è anche peggiore ed offensiva.

Gli organi di stampa riportano doverosamente il dato proveniente dall’Istituto di Statistica ufficiale, e va bene, ma, invece, quello che non va affatto bene, e costituisce una colpa grave e specifica, è che non dicano una sola parola sullo stato generale dell’occupazione, anzi della disoccupazione imperante e dilagante, connessa, in molte regioni italiane, ad una emigrazione di inizio 900.

Vedo i giovani bighellonare in giro e stare fuori tutta la notte, senza una direttrice, senza un pensiero attivo e propositivo. Ieri sera sono stato a bere un caffè con un cliente, verso le 17,30, ed ho visto giovani di vent’anni e oltre, giocare a carte nel dehor, e non sembravano usciti dal lavoro.

Vedo altri giovani, alcuni laureati che non trovano lavoro, e vengono in studio gli ultracinquantenni che hanno perduto il posto di lavoro e non sanno come sbarcare il lunario. Molti hanno gettato la spugna, invece, chi si impegna, chi lotta, a volte fa almeno due lavori, certuni tre, anche persone di sessant’anni.

Senza il lavoro sparisce la dignità delle persone, senza il lavoro le persone sono disperate e sono pronte a fare qualsiasi cosa, e la morale va a farsi benedire.

Il lavoro è un’emergenza da affrontarsi senza se e senza ma, subito e strutturalmente, perché in alcune Regioni la gente è piegata, letteralmente, con il capo chino, e ciò non è consono alla nostra storia e cultura.

Per cui chiedo all’Istat ed agli organi di stampa uno scatto di rispetto e dignità, non raccontateci quella dell’uva, perché se continuate la gente prima o poi si stancherà, almeno quelli che leggono i giornali, che oramai rappresentano un numero sparuto, anche se tristemente queste notizie raggiungono tutti, vista la diffusione online.

Queste storielle sono disgustose.

 

Un pensiero riguardo “Lavoro e statistiche

  1. BUFFONI……….Questo é un trucco vecchio come il cucco che viene usato ininterrottamente da 50 anni prime di ogni elezione politica.
    Vi spiego come funziona:
    tutti gli anni dopo la primavera si rimette in moto il mondo del lavoro stagionale del settore Turistico e Agricolo e non solo, quindi i vari Alberghi stagionali Ristoranti Chioschi Bar Spiagge Campeggi Colonie Traghetti e altri mezzi di Trasporto e in piu siti archeologici musei ecc. ecc, che sono migliaia in tutta la penisola e isole comprese assumono con contratti stagionali il personale per affrontare la stagione estiva (ECCO IL TRUCCO) e altrettanto fà il settore agricolo e alimentare perche il 70% della produzione di frutta e verdura cereali legumi ecc.ecc. avviene dalla primavera e fine estate dopo di che il lavoro stagionale finisce (3/5 mesi) e si ritorna (disoccupati ma questo dato non viene mai fatto notare).
    QUINDI I GOVERNI DI TURNO COMUNICA IL DATO DI OCCUPAZIONE DI INIZIO ESTATE e il gioco di prestio é fatto . Tutti pensano finalmente che bravi evviva il governo……..
    E io chiudo dicendo come diceva il grande TOTO …….. Onorevole….Ma Mi Faccia il Piacere………

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