Il grande pastone

Cos’è il grande pastone ?

È il mangiare che viene preparato per gli animali in allevamento, in batteria.

Coloro che decidono scelgono che ingredienti inserirvi. Ve ne sono di buoni, di mediocri, di dannosi ed anche di nocivi.

I poveri animali non possono scegliere, prendono quello che viene loro dato.

Cosi mi pare oggi l’informazione.

Filtrano scelgono e decidono quali notizie veicolare e mettere in evidenza, come gli ingredienti, e quali omettere. Alcune sono buone, altre meno, alcune edulcorate e certune fin tossiche.

E noi non possiamo scegliere, siamo addomesticati, in batteria, con la luce artificiale della realtà filtrata e preconfezionata.

Da quando pubblico, il 15 maggio 2017, ho necessariamente dovuto aumentare ed intensificare la mia attenzione alle notizie riportate dai media, anche perché cerco di pubblicare articoli su questo blog fondati su notizie controllate e verificate per quanto mi è possibile. Per cui controllo Ansa, Rainotizie, Google notizie, Tg24 e altri.

E mi sono reso conto che Le notizie che appaiono sui vari media, intendo quelle in risalto, quelle calde, che tirano, riguardano solo e solamente determinati aspetti e vicende.

Mi spiego meglio: vengono evidenziate massimamente quelle relative alla cronaca, anche giudiziaria, arresti e quant’altro, poi vi è tutta una raffica di news inerenti alle azioni del Governo, direi celebrativa, e poi scioperi, concerti, clima e ingorghi, condite da una sintetica rassegna di notizie estere, e, naturalmente, impazza il gossip e lo sport, e a volte, se ci pensate, si tratta di news ridicole, o quantomeno ininfluenti (nuova fidanzata di Allegri e simili….).

Invece le notizie quelle importanti, che riguardano i disservizi per la gente, i problemi della vita di tutti i giorni, vengono si date, ma in una forma di minore evidenza e, soprattutto passano velocemente, oppure vengono trasmesse, in TV e radio, di notte in orari assurdi. Mancano poi completamente le inchieste vere e proprie, che vengono condotte solo da testate minori, con poca tiratura.

Le notizie fondanti questi  articoli le devo ricercare approfonditamente, direi pervicacemente.

Mi chiedo se sia solo una mia impressione ma non credo.

Cerco di individuare gli schemi che governano questa cernita e ne intravvedo di perfidi e sinistri e la qual cosa mi preoccupa assai, anche perché mi pare che l’operazione sia ben condotta ed anche proficua.

Tant’è che la stragrande maggioranza della gente non se ne accorge, presa da pane e circensi.

Cari evoluzionisti, meditate.

Informazione blandita, libertà e critica soffocata, comune sentire indirizzato…..

2 pensieri riguardo “Il grande pastone

  1. L’evoluzione necessaria dovrebbe passare dall’informazione. E ancora prima dalla formazione, dall’educazione, dai primi battiti di cuore,
    E soprattutto, l’evoluzione, per meritarsi questo nome, dovrebbe tendere al miglioramento della specie, cosa che mi sembra capitare solo in piccola parte e per benefica intercessione di troppi pochi umani.
    Da molto tempo ho scelto di informarmi in modo autonomo, evitando di accendere un telegiornale (non ho più la televisione da oltre 10 anni) e/o di leggere un quotidiano. Mi sono così reso conto che potevo scegliere cosa leggere valutandone la fonte e ho trovato più edificante inseguire le notizie di mio interesse, piuttosto che farmi avvelenare da mille articoli falsi, tendenziosi, morbosi o semplicemente (e spesso gratuitamente) NEGATIVI.
    Cosa c’è ormai dentro un quotidiano? Le 171 vittime dello sbarco con accanto la pubblicità del gratta e vinci, le tette della velina e sotto il buongiorno dell’opinionista che parla di creme solari.
    L’evoluzione, a questo livello di tecnologia e potenzialità di comunicazione e di condivisibilità, dovrebbe averci portato a sapere molto dei nostri bisogni primari: per esempio, come si mangia (la malainformazione sponsorizzata miete miliardi di vittime), come si respira, come si dorme, come si guarisce (le multinazionali del farmaco ci vogliono sempre più malati), come si crescono i cuccioli (forse non proprio a ipad e patatine fritte), qual è il ruolo dei membri di una famiglia/comunità, come si vive fuori dalle proprie mura, come si conserva l’ambiente circostante, come ci si comporta con gli altri esseri viventi.
    Ma i giornali e le televisioni sono troppo occupati a ossequiare il pagatore di turno, che a sua volta ossequia la multinazionale sponsor, Raccontare ciò che sarebbe utile o anche una bassa percentuale di ciò che è la verità, resta una chimera; seguite la traccia dei denari e molte dinamiche fumose e contorte vi stupiranno per intelligibilità.
    Il martellamento info/pubblicitario è tale che siamo ancora lì a dirci che il latte fa bene alle ossa, che l’immondizia viene trattata nel rispetto dell’ambiente, che i farmaci ci tengono in vita, che la curia non deve pagare l’imu, che i videogiochi stimolano il cervello dei nostri ragazzi, che i dobermann sono cattivi perché il cervello non gli sta nella scatola cranica, che la macellazione di un animale può essere “umana” e che lo sia macellare 170 miliardi di animali all’anno, ossia 5400 animali OGNI SECONDO.
    Le multinazionali della carne comprano gli spazi pubblicitari e televisivi che le loro vittime non possono comprare. Comprano statistiche, opnioni mediche, università, addirittura associazioni che si propongono di combattere i cancri di cui la carne è direttamente responsabile.
    Credo sarebbe necessario raggiungere la CONSAPEVOLEZZA per evolvere e che l’informazione dovrebbe intrinsecamente formarla nei lettori e negli ascoltatori. Peccato, che da un’informazione errata e tendenziosa non possa sortire alcuna valida consapevolezza. Il lettore/ascoltatore frastornato e confuso, finisce per non ritenere urgente prendersi delle responsabilità e temporeggia. Lo stimolo a non pensare è ancora molto più forte di quello a ragionare.
    Conoscere la verità e poi scegliere responsabilmente la propria condotta sarebbe già una grande evoluzione.
    Mi sembra però che ognuno in questo debba aiutare se stesso, senza accodarsi ai servilismi dei giornali e alla loro millantata indipendenza.

  2. È vero,l’informazione è tremendamente influenzata dalla attuale politica di governo. È disgustoso come le tematiche vengano mutilate della loro reale accezione da giornalisti e redattori e network al servizio della politica.
    Mai come in questi tempi personaggi come l a b Boldrini ecc influenzano l e notizie divulgate.

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